Ho iniziato il viaggio Blogging nel 2010, ma non è stato fino al 2013 quando ho deciso di controllare un paese che richiede un visto.
Perché ci è voluto molto? Perché sapevo che se tentassi di candidarmi per un visto prima che sarei stato rifiutato.
I candidati dei paesi in via di sviluppo di solito devono passare attraverso un rigoroso processo di screening e soddisfare determinati requisiti socio-economici per mettere piede nei paesi sviluppati. All’epoca, ero nuovo nel lavoro, non ho guadagnato molto, non ha avuto alcun risparmio o proprietà e non era stato in nessun altro paese. Mi mancavano quattro criteri essenziali che le ambasciate di solito cercano – impiego stabile, mezzi finanziari, legami forti e storia dei viaggi. Sapevo solo che non era il mio tempo. Non ancora, almeno.
Allora, mentre pensavo che potrebbe non essere stato il momento giusto da applicare, sapevo anche che è stato un ottimo momento per prepararmi. e prepararmi. Mi sono preso cura dei documenti, ha iniziato a risparmiare diligentemente, rinforzata la mia storia dei viaggi e costruì me stesso economicamente e professionalmente. Ho fatto il mio tempo. Mi sono preso il mio tempo. Quando sono stato finalmente pronto, ero fiducioso che avrei preso un sì. E sì, l’ho fatto. Le cose buone arrivano a chi sa aspettare.
Cosa è coperto da questa guida?
Perché aspettare?
Quando è il momento giusto?
Come prepararti per Visa Application questo presto? 1. Apri un conto bancario e iniziare a risparmiare.
2. Trova una fonte di reddito stabile.
3. Se sei lavoratori autonomi, registra la tua azienda o il servizio.
4. Se sei un freelancer, prenditi cura dei documenti.
5. File le tasse e proteggono un ITR.
6. Viaggiare per i paesi senza visti prima.
7. Ottieni una carta di report di credito.
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Perché aspettare?
Naturalmente, c’è anche la virtù nel prendere rischi. Conosco persone che hanno fatto domanda per visti sfuggenti al loro primo tentativo e sono stati concessi. Ma sono più eccezioni piuttosto che la regola.
Nel mio caso, non potrei rischiare. Dato che ho intenzione di viaggiare oltre e ancora, non volevo un evento di rifiuto per colorare il mio disco.
Sono passati solo cinque anni dalla prima volta che ho fatto domanda per un visto, ma ho fatto oltre 20 applicazioni finora – Schengen, Visa canadese, australiana, cinese, giapponese e coreano per citarne alcuni. Per non parlare di tutte le applicazioni per i miei amici e la mia famiglia che ho gestito (perché a quanto pare, quando sei un blogger di viaggio, tendi ad essere la persona predefinita per le cose per queste cose. Lol!). Per fortuna, non sono mai stato negato un visto.
Dando rapporto di credito a quel periodo della mia vita che ho pazientemente aspettato il momento giusto.
Quando è il momento giusto?
Dipende dall’ambasciata e dal tipo di visto per cui stai facendo domanda. Ad esempio, l’ambasciata giapponese non è rigorosa come gli altri e ha una lista più breve dei requisiti. In questo caso, se la tua situazione finanziaria è lontana dall’ideale, una soluzione alternativa sta trovando uno sponsor. La preoccupazione di dimostrare la capacità finanziaria quindi sposta in quella persona.
In alcuni casi, le inadeguatezze possono essere facilmente spiegate in una lettera e possono essere completate fornendo documenti alternativi. (Scriveremo un altro post su quelli.)
Ma la maggior parte degli ambasciate ti valuterà in base alle tue credenziali, anche se hai uno sponsor. Se qualcosa, prenderanno un aspetto ancora più da vicino ai tuoi meriti. La maggior parte delle ambasciate di Schengen, ad esempio, chiederà ancora tutti i tuoi documenti di lavoro o società nonostante avessero uno sponsor. Se stai guardando un visto Schengen o altri visti difficili da ottenere, dovrai davvero lavorare per soddisfare le loro esigenze.
Quindi per me, in genere parlando: il momento giusto è quando sei pronto con i soliti requisiti – finanze, stabilità del lavoro e radicitura.
Ma come si diventa pronto? Se sei serio nel viaggiare in un paese di visto, puoi prepararti già come ora. Ecco alcuni suggerimenti che puoi fare mentre aspetti il momento giusto.
Come prepararti per Visa Application questo presto?
1. Aprire un conto bancario e avviare il salvataggio.
Siamo sempre sorpresi da quanti messaggi riceviamo che vanno qualcosa del genere:
“Ciao yosh!
Sarò richiesta per un visto questa settimana. Per quanto riguarda i fondi, ho abbastanza soldi per viaggiare. Ma ho solo aperto un conto bancario il mese scorso.
Pensi che possa diventare una ragione per la negazione? ”
Se hai dei piani di viaggiare all’estero in futuro, apri un conto bancario il prima possibile. Quanto sei in banca non è l’unica cosa che gli ambasciate si guardano quando stanno valutando le applicazioni VISA. Ancora più importante, controllano la data in cui è stato creato il conto bancario e scrutare il flusso di denaro che entra e fuori da quell’account.
Ricorda, la maggior parte degli ambasciate non richiede solo il certificato bancario ma anche un estratto conto bancario (di solito copre le transazioni negli ultimi 3 o 6 mesi). Se vedono che il tuo account è nuovo scankin ‘nuovo, potrebbero trovarlo sospettoso.
Anche se non stai pianificando di richiedere il visto per un visto, apri un account ora e costruisci lentamente alcuni risparmi. Non saprai mai quando un’opportunitàfor travel will come knocking on your door. If that happens, at least you’ve got one essential requirement down.
2. Trova una fonte di reddito stabile.
Aside from financial capacity, another essential criterion is rootedness.
What is rootedness? Rootedness refers to how strong your ties are in your home country. In other words, you need to show that your life here in the Philippines is good and stable, and that you have no reason to overstay. Remember, a significant number of Filipino tourists violate visa rules in order to work abroad. That’s what embassies are trying to avoid. many visa applications that get rejected are due to failure to prove rootedness.
Having a stable job or company helps show that you have good life here and that you have a reason to return. This is why it’s always challenging to get a visa if you’re unemployed or recently resigned, unless your other requirements are stellar.
Having a steady source of income also proves that you did not game the system. Embassies sometimes run your bank details against your employment/business documents. If they see that things don’t add up, it can be a reason for rejection. For example, if your salary is only P20,000 per month but your bank account shows few deposits of P100,000 each, that can raise some red flags and be the cause of denial.
Does it mean that you need to work full-time to be ready? Non necessariamente. read the next sections.
3. Se sei lavoratori autonomi, registra la tua azienda o il servizio.
Another common problem that we encounter in messages from our readers is the lack of documentation for their businesses. Qualcosa come questo:
“Ciao yosh!
We’re applying for a visa this week. I have enough funds because we earn from our business.
The problem is, it’s not registered. I don’t have any company document.
Cosa posso fare?”
Usually I tell them to submit any proof of income — invoices, contracts, etc. but that’s like throwing a Hail Mary. sometimes they work, but typically they don’t, especially with stricter embassies.
It would have been much easier if you just handled the paperwork in the first place. If you have a business, no matter how small, and you don’t have the papers yet, work on them now so you won’t have to worry about it in the future.
Another essential thing: Make sure the company is in your name! even if you are the “real owner” of the business, if it’s not under your name, it’s not technically or legally yours. You won’t be able to use it. We get messages like that too. They own the company but it’s in the name of a cousin or a grandparent. You can’t expect the embassies to believe you really own the company if none of the papers have your name.
4. Se sei un freelancer, prenditi cura dei documenti.
When it comes to visa applications, the most grueling period of my travel life was the early years of being a freelancer. even with all the documents, I had to continuously defend or discuss my employment status or source of income during visa interviews or immigration checks. Thankfully, I had the documents to back it up.
If you’re a freelancer, here are some tips:
Make sure you have a contract or a formal, written agreement with your clients.
Collect copies of your invoices and official receipts diligently.
Try to secure a certification from your client proving that you are engaged with them (sort of a Certificate of Employment).
File your taxes.
The last one is important. I’ll discuss further in the next section.
5. File le tasse e proteggono un ITR.
Whether you’re employed, self-employed or a freelancer, file your taxes. Yes, even if you’re tax-exempt (earning P21,000 and below), you should still file them for documentation purposes. Not only is it the right thing to do, you will also need a copy of your ITR (Income tax Returns) for visa application purposes.
The ITR is typically a requirement because it ticks all three items on the checklist: financial capacity, employment status, and rootedness. Some embassies won’t even ask you to submit a Certificate of employment but they demand to see your ITR.
Sure, it is still possible to get an approval even if you don’t have an ITR. (For example, the Korean and Japanese embassies sometimes accept a letter of explanation if you can’t provide one for a valid reason.) but it’s always best to provide when you can.
6. Viaggiare per i paesi senza visti prima.
One way to improve your chances is by beefing up your travel history by first traveling to countries that don’t require a visa. Southeast Asian countries are a good start. When I was backpacking around ASEAN, I met some travelers who are trying to “collect” passport stamps in order to have a better shot at visiting visa countries. They get to reach their ultimate goal while enjoying beautiful destinations!
My first visa country was Japan (because it was the easiest to get). but before I even got there, I made sure I set foot first in visa-free destinations like Hong Kong, Singapore, and Thailand.
That’s not to say that having no travel history means automatic refusal. Likewise, it doesn’t necessarily follow that having an outstanding travel history guarantees approval. It only helps increase your chances, provided that you have all the other requirements down satisfactorily.
7. Ottieni una carta di report di credito.
Owning a credit report card can also help your application. but it doesn’t make or break your application. think of it as something filed under “Nice to have”.
RawPixel | Shutterstock
A credit report card can be considered an additional source of funds when traveling. When applying for a Canadian or Australian visa, for example, a credit report card is one of the options for sources of funds. Some embassies also ask that you submit a copy of your account statement if you have one because it shows your spending and payment habits. It can help show that you are able to sustain your lifestyle here, assuming of course that you are not deep in debt.
Lastly, some embassies have agreements with credit report card companies. the best example is the Korean Embassy, which has been exempting some premium card-owners from submitting financial documents.
Some credit report card companies also partner with airlines and hotels for enormous discounts, which is not really visa-related but still pretty useful. Haha.
However, it is also essential to note that none of these can guarantee approval. nothing and no one can. You can have all these and still end up empty-handed. I have pals who have stable employment, outstanding bank records, and strong rootedness, but they still get denied a visa sometimes. luck also has a hand in this because much of it will depend on the officer who will be assigned to evaluate your application. but at least you know that you’ve done everything you can.
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